La posizione dei giocatori al tavolo
Come skill game il poker ha dato vita ad un infinita letteratura sulle sue regole o
strategie di gioco. Nell’analisi del gioco ogni aspetto viene considerato, e maggiore è la profondità con la quale i giocatori riescono ad interagire con la partita, maggiore sarà la precisione del calcolo delle probabilità e la gestione del proprio gioco. Infatti tra le prime regole da tenere in considerazione tanto nel poker live che in quello online, c’è quella di cogliere le mani da giocare e quelle dalle quali uscire. La gestione dei bui è uno degli aspetti più delicati del poker visto che determina le possibilità di gioco quando una mano forte viene servita.
Quando si gioca a poker esiste un ordine stabilito con cui i giocatori devono svolgere le loro azioni durante la partita, va da sé che prendere le proprie decisioni dopo che lo hanno fatto gli altri giocatori possa rappresentare un vantaggio di gioco, quindi il primo aspetto da considerare è la posizione del giocatore sul tavolo. Generalmente il tavolo di gioco viene diviso in tre settori:
Posizioni iniziali: Blind, Big Blind e UTG (under the gun). Si tratta delle posizioni più delicate perché devono prendere le decisioni di gioco senza avere nessuna informazione sugli altri giocatori.
Posizioni intermedie: posizioni ideali per rilanciare e portare al fold gli altri giocatori, aumentando così le proprie probabilità di vittoria. In ogni caso è prassi entrare in gioco anche con carte di medio valore come una coppia bassa, o carte contigue.
Posizioni finali: Dealer e Cut-off, si tratta delle ultime due posizioni di gioco. A questo punto il giocatore attento avrà raccolto informazioni su tutti i giocatori del tavolo e sarà in grado di prendere le proprie decisioni con maggiore precisione.